Nella terra del Barbera, del Grignolino e della Freisa, tra poco più di sei settimane sarà spillata la prima birra prodotta con orzo del Monferrato dalla prima malteria del Nord Italia, nata a Villafranca d’Asti. La “cotta” al birrificio Torino di via Parma, dove è stata avviata la produzione con materie prime del territorio. Nei 700 metri quadri del Birrificio Torino, due tini in rame ed acciaio inox, sono il ‘cuore’ dove nasce la birra prima di spostarsi ai serbatoi di fermentazione.
Ad assistere alla ‘storica’ cerimonia della “cotta” erano presenti i tredici cerealicoltori astigiani, produttori di orzo, che sono i primi protagonisti del progetto, insieme a Coldiretti Asti e Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest, oltre ovviamente ai partner del progetto di filiera con Malteria Monferrato e Birrificio Torino.
Un prodotto innovativo, ma nel solco della stessa filosofia dei grandi vini del Monferrato
Quattro le tipologie principali di malto prodotte nella provincia di Asti (Pilsener, Pale, Vienna e Monaco) proveniente da due varietà delle 100 tonnellate del cereale utilizzato e coltivato su circa di 50 ettari. «Dopo i progetti e gli accordi attuati su uva e vino, ortaggi e nocciole – spiega il presidente Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – questo sull’orzo è forse quello più creativo, anche perché va a intervenire su di un prodotto come la birra in un territorio con vocazione per il vino. Ma la filosofia rimane la stessa: come è conclamato che la qualità del vino si fa nelle vigne, anche la qualità della birra non può che prendere avvio dai campi di orzo».