Le assicurazioni e mutualizzazioni godranno di un raddoppio del contributo garantito dall’Europa
Nuove misure eccezionali a favore del settore vitivinicolo ed ortofrutticolo sono state assunte dalla Commissione Europea che danno continuità agli strumenti straordinari già attivati lo scorso anno per sostenere i due settori colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia.
Le misure a favore del settore vitivinicolo includono l’aumento del sostegno a strumenti di gestione del rischio quali l’assicurazione del raccolto e i fondi di mutualizzazione, nonché l’estensione delle misure di flessibilità già in vigore fino al 15 ottobre 2022.
Per il settore ortofrutticolo, il sostegno alle organizzazioni di produttori, solitamente calcolato in base al valore della produzione, sarà compensato in modo da non essere inferiore all’85 % del livello dello scorso anno.
«Dalle gelate primaverili alle inondazioni e alle ondate di calore, quest’anno le condizioni meteorologiche estreme sono state particolarmente difficili per i settori vitivinicolo e ortofrutticolo – ha detto Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura – e ciò avviene dopo un 2020 già complicato a causa della crisi Covid-19. Queste misure di sostegno indispensabili daranno sollievo ai produttori dell’UE in questi tempi difficili, in aggiunta a quelle già proposte nel 2020 e prorogate nel 2021».
Nelle misure eccezionali per il vino è previsto che i Paesi dell’UE possano continuare a modificare i loro programmi di sostegno nazionali in qualsiasi momento, mentre di solito ciò può essere fatto solo due volte l’anno (rispettivamente entro il 1º marzo e il 30 giugno di ogni anno).
Per le attività di promozione e informazione, ristrutturazione e riconversione dei vigneti, vendemmia verde e investimenti, c’è la possibilità di concedere un contributo più elevato a carico del bilancio dell’UE è prorogata fino al 15 ottobre 2022. Infine, il contributo del bilancio dell’UE all’assicurazione del raccolto è stato aumentato dal 70% all’80% fino al 15 ottobre 2022 e la copertura dei costi di costituzione dei fondi di mutualizzazione è stato raddoppiato: dal 10%, 8% e 4% nel primo, secondo e terzo anno di attuazione al 20%, 16% e 8%.