Il valore di mercato della produzione veneta di olive è aumentato nell’ultimo anno del 110%, passando dai 9,25 euro al kg agli attuali 20,2 euro: il dato è stato fornito dal Consorzio di tutela Olio extra vergine di oliva Veneto, che conta 400 soci produttori per un totale di 4.500 ettari coltivati a olivo e una produzione complessiva di 6-7.000 quintali di olio l’anno, 800 dei quali diventano Dop.
Sono 10 le varietà di olivo autoctone del Veneto e danno vita a due oli a denominazione di origine protetta: Garda Dop e Veneto Dop. Quest’ultimo comprende tre denominazioni: Valpolicella, Euganei e Berici e “del Grappa”. Il Veneto è l’unica regione d’Italia a vantar ben due Dop. L’80% del prodotto è riconducibile agli oliveti della collina veronese e del Garda, nel territorio della Valpolicella, il restante proviene dai Colli Euganei, in provincia di Padova, dai colli Berici (in provincia di Vicenza) e dalla Lessinia, in provincia di Verona, e dalla pedemontana veneta, in provincia di Treviso. «Grazie alla grande abilità dei nostri agricoltori e alle coltivazioni in quota – confermano Daniele Salvagno e Andrea Bertazzi, presidenti rispettivamente del Consorzio di Tutela olio veneto e del Consorzio olio del Garda – il raccolto delle ultime due stagioni ha raggiunto un’alta qualità di prodotto, che è stata premiata dal mercato”.