La decisione a causa del rischio fitosanitario di ‘macchia nera’ che non è presente nei Paesi Ue
Confagricoltura ha accolto con favore la notizia del divieto da parte dell’UE di importazioni di arance e limoni provenienti dall’Argentina fino al 30 aprile 2021, a causa della presenza in quel Paese della ‘macchia nera’ o CBS (citrus black spot). La stessa organizzazione aveva sollecitato il provvedimento da parte di Bruxelles sottolineando che ci si trovava di fronte ad ‘un rischio fitosanitario inaccettabile’.
«Abbiamo sempre richiamato l’attenzione delle autorità competenti su questa grave fitopatia di cui il territorio europeo è indenne – ha commentato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – La situazione in Argentina è assolutamente allarmante, così come in Uruguay e Brasile oltreoceano, in Sudafrica e anche, nel bacino mediterraneo, in Tunisia. Se la macchia nera si diffondesse in Europa ed in Italia, provocherebbe danni irreparabili al patrimonio agrumicolo, mettendo a rischio uno dei più importanti comparti della nostra agricoltura del Meridione».
«In un momento in cui siamo impegnati a superare il problema della ‘Tristeza’, con ingenti investimenti – ha aggiunto il presidente della Federazione nazionale agrumicola di Confagricoltura, Gerardo Diana – non possiamo assolutamente permetterci l’arrivo di una nuova fitopatia. Non bisogna abbassare la guardia, anzi va rafforzato il sistema di controlli alle frontiere delle importazioni di prodotti ortofrutticoli, in modo standard in tutti i punti di accesso al mercato europeo, prestando particolare attenzione al prodotto proveniente dal Sudafrica, che è forte esportatore in Europa ed Italia».
«Stiamo monitorando attentamente la situazione mondiale, in coordinamento con le organizzazioni agricole di Italia, Francia e Spagna, sollecitando puntuali provvedimenti da Bruxelles – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Giansanti – Il territorio europeo va assolutamente preservato dall’ingresso di pericolose malattie, anche a fronte della riduzione dei principi attivi a disposizione degli agricoltori europei».
Le importazioni comunitarie di agrumi dall’Argentina, ricorda Confagricoltura, sono ammontate a oltre 165 mila tonnellate nel 2019 (oltre 124 mila tonnelate di limoni e lime e più di 41 mila di arance), per un valore di 155 milioni di euro.