Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare, interviene direttamente sul vivace dibattito di questi giorni circa i provvedimenti che il Governo potrebbe assumere in materia di Imu. E lo fa con una precisa e circostanziata richiesta a tutela del mondo agricolo. Per Agrinsieme l’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali va abolita. E per il 2012 vanno restituiti non meno di 160 milioni di euro pagati in più rispetto alla “soglia” concordata con il governo. Va, quindi, attuata la cosiddetta “clausola di salvaguarda”, contenuta in un’apposita legge, che prevede, appunto, la restituzione dell’extragettito.
In attesa delle decisioni che il governo andrà a prendere nei prossimi giorni sull’Imu, Agrinsieme, preoccupato per le gravi difficoltà che condizionano il settore agricolo sempre più oberato dai costi e da un’asfissiante burocrazia, chiede la sospensione della rata di giugno, al fine di non gravare ulteriormente gli imprenditori agricoli di una imposta iniqua che va colpire beni produttivi indispensabili per il lavoro.
Per Agrinsieme è, comunque, urgente risolvere, con la totale abolizione dell’Imu agricola, una situazione non più accettabile che crea pesanti problemi alla gestione aziendale, con forti ostacoli alla crescita e alla competitività.
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