Accolto con pieno favore da Copagri il “Patto per l’Export” varato dal Governo per il post-Covid
“Un intervento di fondamentale importanza”: questo il soddisfatto commento del presidente di Copagri, Franco Verrascina, espresso in occasione della presentazione ufficiale del “Patto per l’Export” avvenuta a Roma alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Il “Patto” è stato redatto nell’ambito dei lavori della “Cabina di regia per l’Italia internazionale” e definisce gli strumenti e le opportunità che il Governo garantisce per il rilancio del processo di internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale dopo la crisi innescata dalla pandemia mondiale. Nel documento, siglato dalle parti sociali alla Farnesina dopo un intenso percorso di ascolto coordinato dal dicastero degli esteri, quella dell’internazionalizzazione viene indicata a tutto il tessuto produttivo del Paese come la strada maestra da seguire per superare la grave crisi economica causata dalla pandemia del Coronavirus.
Per diffondere questo messaggio, dopo la prima presentazione ufficiale, è stato organizzato un vero e proprio roadshow in tutta la penisola con incontri specifici dal titolo: “Il Patto per l’Export. Strumenti e opportunità per le PMI”.
Franco Verrascina
presidente Copagri
Il “Patto” è di fondamentale importanza, da un lato, per favorire tutte le realtà produttive, vera e propria spina dorsale del Paese; dall’altro lato per stimolare la crescita e lo sviluppo di tutte le aziende che non hanno ancora affrontato la sfida dei mercati esteri o che si trovano in aree del Paese dove la propensione all’export è meno spiccata.
Condividiamo molti dei punti delineati nel “Patto per l’Export”, che accoglie diverse nostre proposte, ma soprattutto lo spirito che lo anima, in base al quale si cerca di guardare alla fase post-Coronavirus come un’opportunità di crescita, di consolidamento e di sviluppo. Nel testo, infatti, trovano spazio numerosi elementi che dimostrano come si stia finalmente cominciando a comprendere la strategicità del primario, quali un forte investimento per la comunicazione e la promozione all’estero delle filiere e delle specialità agroalimentari, il rafforzamento dell’e-commerce e della partecipazione delle PMI al sistema fieristico, ma anche il potenziamento delle misure in favore dell’imprenditoria giovanile.