Con la vendemmia di quest’anno sono arrivate tre nuove Denominazioni d’Origine Controllata e Garantita per il Veneto. Si tratta dei vini “Colli di Conegliano”, “Friularo di Bagnoli” e “Montello Rosso”.
Il Colli Conegliano è già stato inserito nella Gazzetta Ufficiale, mentre degli altri due saranno presto pubblicati con i disciplinari, frutto della volontà del sistema produttivo e delle valutazioni pubbliche promosse dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini.
La DOCG “Colli di Conegliano” comprende il Bianco e il Rosso (la cui base sono i moderni incroci Manzoni Bianco e Manzoni Rosso), Refrontolo Passito (da uve Marzemino) e Torchiato di Fregona (Glera, Boschera, Verdiso).
Il Rosso del Montello è sostanzialmente un “bordolese”, che però nella zona del Montello e dei Colli Asolani assume connotati di assoluto valore, che lo rendono un contendente vincente per i primi posti rispetto a vini nazionali e mondiali che si richiamano ad uvaggi del medesimo genere e che vanno per la maggiore. Ed è una qualità che ha anche un prezzo assolutamente concorrenziale e che evidenzia la vocazione enologica del territorio di produzione.
Il Friularo è un antico vino rosso del territorio padovano della zona di Bagnoli di Sopra, che si basa su un particolare biotipo del Raboso Piave, vitigno autoctono di antica tradizione veneta, rispetto al quale è incerto quale dei due sia il più antico, almeno dal punto di vista del riconoscimento storico. Di sicuro, così come il Raboso ha guadagnato nell’area del Piave la DOCG come ‘Malanotte’, nel padovano merita la DOCG come ‘Bagnoli’”.
Con queste tre nuove denominazioni, sono ora 14 le produzioni enologiche venete posizionate in cima alla scala dei riconoscimenti territoriali.