È la Toscana la prima regione d’Italia per la produzione di specialità alimentari ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Il Veneto, con 371 specialità, figura al quarto posto della classifica redatta da Coldiretti per queste che vengono chiamate le “bandiere del gusto” a tavola. E quest’anno quelle assegnate all’Italia hanno raggiunto il numero record di.
L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico a livello mondiale con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri nel Belpaese per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici. Nell’analisi della Coldiretti si evidenzia che è destinato alla tavola ben un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia. Il mangiare e bere è il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy e tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia – precisa la Coldiretti – è quella che ottiene il più alto indice di gradimento trai i turisti stranieri e italiani.
Se la crisi riduce le partenze e costringe a tagliare la durata e il budget delle vacanze delle famiglie per far quadrare i conti, il 33 per cento degli italiani rinuncia ai divertimenti (cinema, parchi giochi, discoteche) e il 25 per cento al livello dell’alloggio (meno stelle e più pensioni che alberghi) ma appena l’11 per cento limita gli acquisti di prodotti tipici, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Ipr marketing.
Specialità tradizionali: il Veneto quarto in Italia grazie alla patata
Quasi il 10 per cento dei 4698 prodotti riconosciuti come specialità tradizionali si trova – sottolinea la Coldiretti – in Toscana dove se ne contano ben 463 ma sul podio sale anche la Campania con 387 specialità e il Lazio con 384. A prevalere tra le specialità regionali, spesso salvate grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni, sono – riferisce la Coldiretti – i 1438 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1304 verdure fresche e lavorate, 764 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 472 formaggi, 174 piatti composto o prodotti della gastronomia, 159 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 155 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 147 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
Tra le nuove specialità entrate nell’analisi della Coldiretti, il Veneto aggiunge la patata di Bolca, un tubero vulcanico dei Monti della Lessinia ottimo per la preparazione degli gnocchi.
Una offerta che cresce e che – conclude la Coldiretti – conferma i primati dell’agricoltura italiana che ha scelto di non coltivare ogm, ha il primato europeo nel numero di aziende biologiche e vanta inoltre la leadership nei prodotti riconosciuti a livello comunitario.