Si chiama “Stopfake”, un innovativo prototipo per la creazione, la raccolta, la gestione e l’analisi automatica di dati pubblici e privati su criminalità organizzata e contraffazione delle merci a livello nazionale. Scopo essenziale di tale progetto è quello di assistere gli attori pubblici e privati con dati sempre aggiornati, visualizzazioni, report e analisi di rischio automatiche. Finanziato con circa 300 mila euro dalla Commissione europea, Stopfake è frutto della collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico, eCrime, Expert system, Indicam e Confcommercio Trentino.
Nel 2016, quasi un consumatore su quattro in Italia ha acquistato prodotti contraffatti. La leva principale che alimenta il mercato illegale è il risparmio. Per ogni consumatore gli acquisti ammontano a circa 120 euro nell’ultimo anno nel nostro Paese, con una spesa media per prodotto di circa 28 euro.
Una piattaforma a disposizione degli enti istituzionali e delle aziende private
Stopfake si propone di fotografare l’incidenza della contraffazione e il ruolo della criminalità organizzata nell’economia italiana. «Abbiamo raccolto – spiega Andrea di Nicola, coordinatore scientifico di eCrime – dati quantitativi e qualitativi e creato analisi di rischio statiche. Con queste abbiamo poi sviluppato una piattaforma informatica innovativa per aiutare gli attori chiave, pubblici e privati, a comprendere la dimensione e le caratteristiche della contraffazione in Italia e il ruolo della criminalità organizzata».
Il sistema informativo consente l’integrazione delle banche dati, anche delle imprese, in tempo reale attraverso app dedicate. L’analisi automatizzata delle informazioni produce conoscenza condivisa, base indispensabile oggi per rafforzare la cooperazione tra gli attori dell’anti-contraffazione in Italia e in Europa, per predisporre interventi di contrasto, prevenzione e sensibilizzazione mirati e per valutare i risultati raggiunti.