Tutti parlano del nuovo regolamento per le etichette europee pubblicato nel Bollettino Ufficiale dell’Unione lo scorso 22 novembre. Ad entrare nel dettaglio si scopre che il testo europeo è per certi versi particolarmente puntuale per gli aspetti già normati in passato e sancisce dei principi innovativi su altri che ancora non entravano nelle prescrizioni internazionali.
A cominciare, ad esempio, dalle “norme sulle pratiche leali d’informazione” per contrastare il fenomeno dei cosiddetti ‘prodotti alimentari d’imitazione’, composti da materie prime diverse da quelle attese dal consumatore, come accade con certi ‘formaggi’ che sono prodotti con oli vegetali. Proprio sulle questioni della qualità nutrizionale il regolamento è molto dettagliato: “le caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari dovranno essere presentate in etichetta. La dichiarazione riguarda valore energetico, grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. I valori dovranno essere espressi in 100g/100 ml”. Potranno essere espressi anche facendo riferimento alla quantità giornaliera di assunzione media o consigliata. La dichiarazione nutrizionale obbligatoria non riguarda prodotti alimentari non trasformati (ad es. carne fresca, mele, ect.) oppure per prodotti alimentari il cui imballaggio è troppo piccolo (meno di 25 centimetri quadrati).
Nel regolamento, uno specifico paragrafo va incontro ai consumatori che si lamentavano della scarsa leggibilità delle informazioni fornite sulle etichette: ora “le informazioni alimentari devono essere presentate in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili, non nascoste da slogan e altre informazioni pubblicitarie, e in chiaro contrasto rispetto allo sfondo”. E viene stabilito anche un corpo minimo per i caratteri utilizzati in etichetta.