Un allarmante caso di falsificazione arriva dal Molise: i prodotti di sanificazione forniti agli ospedali pubblici regionali erano scaduti. La frode era stata messa in atto da due ditte di Pescara fornitrici dei disinfettanti che avevano reimbustato e commercializzato i prodotti con etichette false. Oltretutto i prezzi erano nettamente superiori a quelli delle ditte originarie, tant’è che proprio da queste è partita la prima segnalazione.
I Nas di Campobasso, nel corso delle loro perquisizioni, hanno trovato una serie di disinfettanti scaduti e altri presidi medici come cateteri venosi, circuiti per la respirazione, raccordi per cateteri, tubicini ed una lunga serie di prodotti che avrebbero dovuti essere sterili e che invece non erano conservati come dovuto. Negli ospedali molisani è stato poi fatto un primo sequestro di 4.500 presidi che le ditte ‘madri’ hanno disconosciuto ma che erano stati commercializzati anche da un’altra ditta, sempre di Pescara, che faceva capo allo stesso agente di commercio. Nei locali della ditta sono stati trovati anche i macchinari usati per riconfezionare i presidi sanitari scaduti. Immediati i sigilli del magazzino e di tutta la merce all’interno.
Complessivamente sono 30 mila le confezioni requisite per un valore di 150 mila euro. Diecimila, invece, i pezzi ritirati dai Nas tra gli ospedali San Timoteo di Termoli, Cardarelli di Campobasso e Vietri di Larino (Campobasso).
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