Nel 2013, le imprese cooperative agroalimentari hanno fatto segnare un incremento del 2,4 per cento del fatturato rispetto all’anno precedente: queste le stime del preconsuntivo contenute nell’analisi condotta, nel marzo scorso, dall’Osservatorio della cooperazione agricola italiana e diffusa sulla newsletter di aprile di Nomisma.
La ricerca ha coinvolto 375 tra cooperative e imprese di capitali controllate, che complessivamente esprimono un fatturato di oltre 9 miliardi di euro, pari a circa un quarto del giro d’affari dell’intera cooperazione agroalimentare associata. I dati evidenziano come la cooperazione agroalimentare italiana confermi il forte legame con la propria base sociale. Questo legame è espresso dal grado di mutualità che si attesta sui valori elevati dell’83%. Sono le esportazioni, pari al 12% del fatturato, a mostrare il trend più dinamico crescendo del 7,4% nel 2012-2013 e segnando un ulteriore miglioramento rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, spiega Nomisma, la lunga crisi economica sta indebolendo anche la cooperazione agroalimentare. Si registra infatti per la prima volta un calo dell’occupazione che scende dell’1,8% nel 2012-2013 in controtendenza rispetto alla crescita dell’1,2 per cento del 2011-2012.
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