Ha destato molte reazioni l’affermazione della neo Ministra: immediata quella di Federlogistica .
Chiusura dei porti per bloccare l’importazione delle merci contraffatte? «Non è questa la soluzione al problema. Quella della Ministra è stata probabilmente una battuta infelice, non sono certo i porti i responsabili della contraffazione e della circolazione di merci adulterate». Questa è la risposta di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto, alla dichiarazione dei giorni scorsi della Ministra alle politiche agricole, Teresa Bellanova.
Rispondendo ad una domanda sulla questione dell’immigrazione, aveva dichiarato di volere i porti aperti alle persone che arrivano dal sud del Mediterraneo e che vengono nel nostro Paese per lavorare, aggiungendo poi: «I porti che voglio chiudere sono quelli della contraffazione. Troppe merci contraffatte arrivano in Italia e danneggiano le imprese e i consumatori italiani».
Luigi Merlo
presidente
FederlogisticaConftrasporto
La responsabilità è dei diversi esecutivi che si sono susseguiti negli anni senza dare attuazione allo Sportello Unico Doganale e dei Controlli voluto dal governo Renzi. Gli uffici preposti non sono infatti stati ancora dotati di personale adeguato dal punto di vista numerico, a partire dagli addetti al controllo della sanità marittima.
Occorre dare più strumenti a Guardia di Finanza e Dogana per bloccare tutti i traffici illeciti senza rallentare la funzionalità dei porti. Per tutelare infine i nostri prodotti sarebbe poi importante imporre i controlli all’origine invece di salutare trionfalmente gli accordi a senso unico con la Cina, Paese dal quale proviene la maggior parte dei prodotti contraffatti e imponendo a tutti i porti europei regole comuni sui controlli.
Mi auguro che il nuovo governo si impegni fin da subito su questi fronti visto il ruolo fondamentale che hanno i porti italiani nell’economia del nostro Paese.