Contrastare il contrabbando e la contraffazione dei tabacchi lavorati. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra il Capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, generale Fabrizio Cuneo, e l’amministratore delegato della Philip Morris Italia srl, Eugenio Sidoli. Nell’accordo, Philip Morris Italia si impegna, tra l’altro, a collaborare con la Commissione europea e con gli Stati membri, fornendo ogni possibile assistenza, nell’attività di contrasto al commercio illecito di tabacchi. “La Philip Morris Italia – si legge in una nota – si è impegnata a sostenere l’attività svolta dalla Guardia di Finanza, attraverso un piano mirato di sostegno che prevede la fornitura, a titolo gratuito, di beni e servizi destinati all’impiego nell’attività di contrasto al contrabbando e alla contraffazione dei tabacchi lavorati”.
«È fondamentale la sinergia tra le istituzioni deputate come l’Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza o la Polizia e le aziende produttrici – dichiara Giovanni Carucci, vicepresidente di British American Tobacco Italia e responsabile della funzione Corporate & Regulatory Affairs – Già qualche anno fa è stato firmato un accordo a livello europeo con l’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode: questo accordo ‘quadro’ si è poi articolato con intese con le autorità locali dei singoli Paesi, come quelle italiane. C’è una condivisione delle attività di intelligence, così come c’è una condivisione dei nostri laboratori di Southampton, nel Regno Unito, che sono a totale disposizione delle autorità per fare verifiche sulla genuinità dei prodotti».
Contrabbando di sigarette: il danno maggiore è per le imprese più piccole
Carmine Mazza, presidente di Agemos, l’associazione nazionale che rappresenta i venditori e distributori di tabacco, commenta con soddisfazione l’accordo tra la Guardia di Finanza e Philip Morris Italia (Pmi): «Agemos è da sempre sensibile al tema dell’illegalità nel settore dei tabacchi lavorati, anche perché noi rappresentiamo la parte logistica della filiera e lavoriamo sui volumi, sulle quantità, delle merci. Il contrabbando e la contraffazione ci tolgono una grande fetta di lavoro. Ad essere colpite dalla concorrenza sleale dell’illegalità sono poi soprattutto le piccole e piccolissime imprese di autotrasporto».
Apprezzamento per l’intesa Guardia di Finanza – Philip Morris Italia (Pmi) è stato espresso da Eugenio Sidoli per Logista Italia, leader della distribuzione del tabacco in Italia. «Logista Italia ritiene che l’intesa rappresenti un passo incisivo verso una efficace collaborazione che coinvolga sempre più nella lotta all’illegalità, i diversi soggetti della filiera del tabacco e le istituzioni, per sconfiggere il sistema del contrabbando che notoriamente danneggia gli operatori onesti che agiscono nel rispetto della legalità, oltre che a sottrarre importanti introiti fiscali allo Stato».