Sul tema della contraffazione, lungo la veneziana Riviera del Brenta, patria della calzatura di classe, almeno si respira un’aria diversa: non che non esistano i problemi dell’abusivismo e della concorrenza sleale, ma quantomeno si attuano iniziative di sensibilizzazione, evitando le inutili “lacrime di coccodrillo”. Il più recente esempio è il corto “ContrAffare”, in rete sul canale youtube della Endless Film; realizzato da due videomaker ventunenni, racconta il dramma pratico ed esistenziale di un locale commerciante di scarpe, sostenitore dell’originalità del prodotto “made in Italy” e proprio per questo in difficoltà a causa della concorrenza sleale di uno “scarparo”. Non c’è dramma finale, ancorchè sfiorato, né lieto fine; la conclusione invita alla riflessione, così come già denunciato in evocate piece teatrali: comprare prodotti contraffatti alimenta il malaffare ed uccide il commercio onesto. La pellicola, però, racconta anche la scelta obbligata di chi deve far combaciare la necessità di un paio di scarpe con le possibilità di un portafoglio non pingue. Bravi i due giovani cineasti, discreta la recitazione di un cast improvvisato, debole la sceneggiatura; il tutto però condito da un contagioso entusiasmo produttivo. Ne sono stati ammaliati già in molti: obbiettivo centrato, dunque!
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