Le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani, con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Swg, in occasione della presentazione dell’attività operativa di controllo dei cibi del Corpo Forestale dello Stato. Alla domanda su quali fossero le frodi più gravi – rileva la Coldiretti – il 60 per cento dei cittadini ha indicato quelle alimentari poichè possono avere effetti sulla salute, al secondo posto (40 per cento) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26 per cento degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25 per cento). Un atteggiamento – continua Coldiretti – confermato peraltro dall’ultima indagine Eurobarometro secondo la quale gli italiani associano al cibo un rischio potenziale addirittura superiore a quello di un incidente in macchina, dell’essere vittima della criminalità o delle malattie.
L’attività operativa del Corpo Forestale nel 2010 ha messo in evidenza un cambio di marcia dell’industria della contraffazione alimentare che si avvale – sottolinea la Coldiretti – di internet attraverso le vendite online e colpisce soprattutto prodotti di alta qualità, dall’amarone alla mozzarella di bufala, dal gorgonzola all’extravergine di oliva. “Occorre diffidare – ha precisato il presidente della Coldiretti Sergio Marini – delle offerte esagerate come quelle per l’olio di oliva che viene venduto a prezzi stracciati sugli scaffali che non riescono a coprire neanche i costi della raccolta delle olive.
La Coldiretti ricorda che nel 2010 l’Italia ha conquistato il primato europeo nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge”.