Facendo riferimento ad una indagine svolta dalla Cgia di Mestre, Coldiretti denuncia che l’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente dall’embargo totale sancito dalla Russia con una lista di prodotti per i quali è del tutto vietato l’ingresso: frutta e verdura, formaggi, carne, salumi e pesce. Di fatto risultano azzerate completamente le esportazioni agroalimentari Made in Italy con perdite dirette che ad oggi si stimano in oltre 400 milioni di euro.
Ma ci sono altri due fattori di danno indiretto di assoluta gravità: innanzitutto la devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi milioni di aziende. La guerra commerciale ha infatti generato una mancanza di sbocchi di mercato che ha fatto crollare le quotazioni di molti prodotti agricoli europei nel lattiero caseario, nella carne e nell’ortofrutta. Prezzi che sono scesi al di sotto dei costi di produzione costringendo le aziende alla chiusura. In secondo luogo, per il Made in Italy si sta verificando anche un pesante danno di immagine a causa della diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con l’Italia, ma che sono realizzati all’interno dei confini russi o in Paesi che si stanno avvantaggiando della situazione.
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