I prodotti cinesi stanno nella fascia bassa di mercato e per valore l’import è inferiore al 50% .
Del totale dei prodotti sequestrati da parte dell’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza in Italia, il 50% arriva dalla Cina. La notizia non è una novità visto che già autorevoli fonti istituzionali dell’Unione Europea hanno indicato la Cina come il maggior esportatore di prodotti contraffatti.
Un dato che ora viene confermato per l’Italia dalla Banca dati antifrode e dei Monopoli che ha analizzato gli interventi delle forze dell’ordine. Queste, nell’ambito delle attività di lotta alla contraffazione, negli ultimi tre anni hanno sequestrato 79 milioni di pezzi di provenienza cinese, appunto circa la metà di tutti i sequestri effettuati. Dal 2018 all’aprile 2021 solo l’Agenzia delle Dogane ha sequestrato in ingresso complessivamente 81,4 milioni di articoli illegali, di questi 36,5 milioni sono cinesi.
A quanto risulta, le merci cinesi si collocano nella fascia bassa del mercato, tanto che il valore della merce sequestrata supera di poco i 50 milioni a fronte di un mercato della contraffazione in Italia che sfiora i 134 milioni. Nell’anno della pandemia, il 68% della merce bloccata perché falsa ha riguardato accessori personali ovvero borse, occhiali da sole, bigiotteria, orologi marcati Rolex, Patek Philippe, Bulgari che spesso poi entrano nel circuito legale corrompendo la catena di distribuzione. Il 17% sono calzature, il 10% abbigliamento, il 2% cellulari e loro parti, l’1% giocattoli.
La merce viaggia insieme a quella regolare tramite navi container, voli cargo, oppure attraversando i confini terrestri dopo lo sdoganamento in altri Paesi dell’Unione dove i controlli sono meno rigidi. Ai varchi doganali sono stati intercettati 2,5 milioni di articoli di falso Made in Italy e altrettanti contraffatti: giocattoli, carte da gioco, articoli per le feste, automobiline, bambole e peluche che violano principalmente i marchi Mattel, Walt Disney, Little Pony, Barbie, Hello Kitty.