Italia apripista del sistema di lotta alla contraffazione grazie alla banca dati degli originali
Si chiama F.A.L.S.T.A.F.F. (Fully Automated Logical System To Against Forgeries & Frauds), è stato avviato nel 2004 ed è il progetto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha portato alla creazione di una banca dati multimediale dei prodotti autentici fondamentale nella lotta alla contraffazione.
Come spiega Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli, ogni volta che il titolare di un diritto di proprietà intellettuale chiede all’Agenzia di veder tutelato il proprio prodotto, automaticamente questo entra a far parte di F.A.L.S.T.A.F.F. generandovi una specifica scheda. Il risultato è che, in tempo reale, i funzionari doganali possono interagire direttamente con la banca dati e individuare quindi i prodotti contraffatti.
Dal 1° gennaio 2015 è diventato completamente operativo anche CO.PI.S. (anti-Counterfeit and anti-Piracy Information System), la banca dati elettronica centrale gestita dalla Commissione Europea dove ogni Stato Membro ha l’obbligo di inserire, in formato elettronico, tutte le informazioni relative alle domande di intervento.
Tra il sistema F.A.L.S.T.A.F.F. e la banca dati CO.PI.S. è stato predisposto da ADM un’interfaccia system-to-system che consente un dialogo applicativo continuo tra le due infrastrutture informatiche.
Marcello Minenna
Direttore Generale
Agenzia Dogane e Monopoli
I progetti di ADM sono tutti orientati verso una dogana totalmente digitalizzata per renderla sempre più competitiva.
Mi riferisco al passaggio, entro 12 mesi, verso un DAS (Documento di Accompagnamento Semplificato) completamente digitale e al progetto sulla digitalizzazione delle procedure doganali nei porti finalizzato alla totale automatizzazione delle procedure di entrata/uscita e imbarco/sbarco connesse all’import/export delle merci di rilevanza doganale, nonché alle procedure di pagamento delle tasse portuali e di tracciamento dello stato doganale della merce attraverso la razionalizzazione e l’interoperabilità tra i sistemi informativi