Terzo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare: nel 2014 l’incremento dell’e-commerce nel nostro Paese è stato del 17% rispetto all’anno precedente, per un volume economico pari a 13,2 miliardi di euro, con il settore agroalimentare che si colloca, forse a sorpresa, al secondo posto, tra quelli che pesano maggiormente sulle vendite online con una quota del 12%. Accanto ad esperienze positive, però, questo diviene uno dei canali ideali per la diffusione dell’Italian sounding.
Coldiretti fa un elenco degli orrori reperibili in rete. Uno dei casi più eclatanti, oltre al vino liofilizzato “Fai da te” con false etichette dei migliori vini Made in Italy, riguarda i formaggi: Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, mozzarella, ricotta e asiago. Il tutto in confezioni di “Cheese kit” che contengono polveri, recipienti, termometri, colini ed altri oggetti, con le istruzioni per la preparazione. Agli acquirenti viene garantito di ottenere i diversi formaggi tipici italiani in tempi brevi che variano dai 30 minuti ai due mesi. Diffusi in Nuova Zelanda, Australia e Canada, questi kit presentano etichette che richiamano il tricolore ed utilizzano la denominazione “Italian Cheese”.
È in rete il pericolo maggiore per il Made in Italy
Nell’ambito della vendita online di prodotti alimentari, altri casi riguardano le scadenze, le informazioni sui prodotti, l’etichettatura. Tra gli alimenti per i quali si riscontrano frodi più frequenti ci sono i prodotti tipici della tradizione locale e regionale (32%), i prodotti Dop e Igp (16%) ed i semilavorati (insaccati, sughi, conserve, ecc.,12%).
Tra le categorie contraffatte il primato negativo spetta ai formaggi Dop; seguono le creme spalmabili e i salumi. I Nuclei Antifrodi dei Carabinieri hanno individuato 70 diverse tipologie di prodotti alimentari contraffatti in vendita sulla Rete dove non mancano scandalose operazioni di business che fanno leva sugli episodi, i personaggi e le forme di criminalità organizzata più dolorose ed odiose che danneggiano l’immagine dell’Italia nel mondo: dalla vendita del caffè “Mafiozzo” stile italiano, prodotto in Bulgaria, al sugo piccante rosso sangue “Wicked Cosa Nostra” prodotto in Usa e addirittura le spezie “Palermo Mafia shooting” e il Fernet Mafiosi dalla Germania senza dimenticare i consigli culinari di mamamafiosa, un sito particolarmente curato con tanto di sottofondo musicale a tema.