Dal 2012 su tutte le automobili in commercio negli Stati Uniti dovranno essere apposte delle nuovissime e molto chiare etichette che indichino l’esatta efficienza energetica del veicolo. Il nuovo schema di valutazione dei consumi fornisce informazioni particolarmente dettagliate e prevede la possibilità di comparare le “nuove” motorizzazioni elettriche, ibride plug-in o doppia alimentazione con quelle tradizionali.
C’è un’etichetta per le diesel, una per le auto a metano. Una etichettatura particolare per le vetture a fuel cell alimentate a idrogeno e una per quelle che sono alimentabili a bioetanolo E85 (85% etanolo, 15% combustibili fossili). Ed anche per le autovetture ad autonomia estesa, ibride plug-in ed elettriche la percorrenza è indicata in MPG equivalenti, cioè come se impiegassero comunque benzina o gasolio. Curiosamente, nessuna etichetta dedicata è prevista per le ibride tradizionali, le uniche attualmente in commercio e questo perché, secondo l’agenzia per la protezione dell’ambiente americana, questo tipo di motori è equiparabile a quelli che funzionano sempre e comunque alimentati da un carburante di origine fossile.
Le nuove etichette energetiche EPA riportano riportano il tipo di motorizzazione, il dato miglia/gallone e gallone/100 miglia, i valori minimi e massimi del segmento e il migliore dato MPG dello stesso. Per essere anco più chiari nei confronti dei consumatori verrà indicato anche il costo del carburante annuo stimato e quanto si risparmia (o meno) rispetto alla media del segmento. Infine viene indicata una scala da 1 a 10 sul dato di emissioni di CO2 e una scala da 1 a 10 sulle emissioni nocive allo scarico. Un codice QR leggibile attraverso uno smartphone indirizza al sito della EPA dove l’automobilista potrà approfondire nel dettaglio l’efficienza energetica della sua vettura.
L’obbligo è valido anche per l’italiana Chrysler: chissà che la proprietaria FIAT non riesca a introdurre analogo sistema anche nel nostro paese.