L’operazione è scattata a Frosinone ed ha portato la GdF a denunciare tre imprenditori italiani .
Sono purtroppo molti gli odiosi episodi di illeciti e di speculazioni che nel periodo più acuto della pandemia di Coronavirus sono stati scoperti dalle forze dell’ordine. Quello portato alla luce dalla Guardia di Finanza di Frosinone si segnala per uno dei più ingenti: un milione di mascherine protettive anti-covid sono state sequestrate in tutta la provincia perché molto probabilmente contraffatte.
Tre italiani, legali rappresentanti di due società, sono state denunciate per i reati di contraffazione e vendita di prodotti con segni mendaci. L’indagine coordinata dalla Procura di Cassino è scaturita a seguito dei numerosi controlli che il comando provinciale delle Fiamme Gialle ha effettuato per contrastare le attività illecite relative all’aumento ingiustificato dei prezzi e alla commercializzazione dei prodotti sanitari non sicuri.
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino sono riusciti ad individuare diversi punti vendita situati in tutta la provincia di Frosinone che commercializzavano mascherine facciali vendute come dispositivi di protezione individuale, le quali recavano in realtà false indicazioni di conformità ed un marchio CE contraffatto.
La successiva attività di analisi dei rapporti commerciali, il monitoraggio delle forniture ed l’osservazione occulta delle consegne di merce, effettuata dalle Fiamme Gialle, ha consentito di ricostruire la filiera degli approvvigionamenti e di individuare i responsabili delle attività criminose nelle fasi di importazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti. Da qui le perquisizioni in oltre 100 punti vendita, tutti appartenenti alla stessa società e presenti nel Lazio, nel corso delle quali sono state rinvenute e sottoposte a sequestro, complessivamente di 1.050.455 mascherine protettive, mentre per i tre imprenditori di nazionalità italiana è immediatamente scattata la denuncia.