Pneumatici: il 7,5% di tutte le vendite in Europa è coperto da prodotti contraffatti con una perdita diretta in euro di 2,2 miliardi per i produttori legali. Nel settore delle batterie, per lo più nel settore automobilistico, ma anche in quello dei telefoni cellulari, la percentuale dei prodotti contraffatti ammonta all’1,8% per un valore di 180 milioni. Tali mancate vendite si traducono nella perdita diretta di circa 8.400 posti di lavoro in questi due settori, poiché i legittimi produttori assumono meno personale di quanto avrebbero fatto in assenza di contraffazione.
I dati sono dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) che sottolinea anche come la perdita totale per le entrate pubbliche a causa della contraffazione di pneumatici e batterie in termini di imposte non riscosse ammonta a 340 milioni di EUR. «Auspichiamo che le conclusioni dello studio – ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’EUIPO, António Campinos – aiutino i responsabili politici a trovare delle soluzioni efficaci per combattere la contraffazione. Soprattutto speriamo che aiuti i consumatori a operare scelte responsabili nell’acquisto di questi articoli fondamentali per la sicurezza».
Sono i consumatori i primi che devono imparare a tutelare la propria salute evitando la contraffazione
In una virtuale classifica tra i Paesi europei più colpiti dalla contraffazione in questi settori, il gradino più alto del podio lo conquista la Spagna con 445 milioni di euro e un ammanco in termini di entrate del 17,6 % per l’industria legittima. Non lontana in valore assoluto, si piazza la secondo posto la Francia con 411 milioni, però con una percentuale che è pari solamente al 7,6 %. La medaglia di bronzo è divisa tra Germania (261 milioni pari al 4,2 %) e Italia (256 milioni ma con una più alta percentuale pari al 5,9 %).
L’EUIPO è un’agenzia decentrata dell’UE, con sede ad Alicante, in Spagna. Gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e dei disegni e modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la proprietà intellettuale in tutti i 28 Stati membri dell’UE.