Grana Padano e Prosciutto di Parma sono ora prodotti Dop anche in Cina. Lo ha annunciato il commissario europeo all’agricoltura in persona, Dacian Ciolos, in visita in Cina a Hangzhou, dove ha incontrato Sun Dawei viceministro cinese con delega alla qualità e ai controlli doganali. È andato in porto infatti il protocollo sperimentale «dieci più dieci» siglato cinque anni fa tra Europa e Cina per lo scambio di registrazioni di prodotti Dop e Igp. Fin qui i problemi maggiori dal punto di vista pratico erano legati all’aspetto linguistico.
La rosa di prodotti europei presentata ai cinesi risulta sfoltita: in pratica resta una netta prevalenza di formaggi, mentre i prodotti italiani sono quelli garantiti da più tempo dal marchio di qualità e con più mercato in Cina. Il 2010 è stato un anno record per l’export di prosciutto di Parma (+9,5%), ma soprattutto per il Grana Padano con l’export che è cresciuto del 26%. Le due denominazioni restano anche le più copiate al mondo.
«Una notizia importante che ci fa guardare a mercati internazionali come quelli orientali con maggior ottimismo», dice Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano. Quanto al prosciutto di Parma, Andrea Beretta, primo esportatore in Cina con circa 1740 pezzi nel 2010 commenta: «È una decisione che vale almeno una crescita del 40%».
«Dopo l’aumento nel corso del 2010 delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano del 162 per cento in Cina, nonostante la tradizionale opposizione al consumo di prodotti lattierocaseari da parte dei cittadini asiatici, non può che essere accolto con favore il superamento degli ostacoli al riconoscimento da parte della Cina dei primi due prodotti di alta qualità italiani come il prosciutto di Parma ed il grana padano», commenta la Coldiretti.