Sono stati 49.000 i controlli effettuati in campo agroalimentare nei primi 6 mesi del 2015 cioè il 14% in più rispetto ai primi sei mesi del 2014, e hanno avuto per esito sequestri per un valore di circa 57 milioni di euro. Inoltre sono state elevate oltre 4000 sanzioni amministrative e più di 700 persone sono state denunciate.
Questi sono i dati resi noti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sui controlli effettuati nell’agroalimentare da Gennaio a Giugno 2015 e diffusi da FareAmbiente, movimento ecologista europeo. Dall’analisi dei dati emerge che in questi ultimi anni il sistema degli illeciti è cambiato. Mentre il vino e i prodotti lattiero caseari restano i prodotti classici della contraffazione, un forte aumento è stato evidenziato nella ristorazione, nella farina (ma anche nel grano) oltre che, cosa nuova, nei legumi. E quest’ultimo aspetto lascia pensare che, a causa della crisi incessante ma soprattutto del nuovo stile dei consumi, anche il mondo della illegalità nel food sta cambiando verso. Le attività di controllo sono state portate avanti grazie alle operazioni dell’Ispettorato repressioni frodi (Icqrf), dei Nuclei Anticontraffazione Carabinieri – Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari (Nac), del Corpo Forestale dello Stato e delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.