Ha scelto il palco dell’assemblea nazionale della Confesercenti il Ministro degli interni, Matteo Salvini per rilanciare un’altra sua vecchia crociata e lo ha fatto proprio utilizzando una espressione che da tempo era stata cancellata per il suo contenuto razzista: «Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge – ha dichiarato l’uomo forte del Governo, aggiungendo poi – ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati».
La direttiva ministeriale “Spiagge sicure”, destinata alle varie Prefetture, sarà pronta a fine mese e lo staff del Viminale ne sta definendo le linee guida. Al centro del progetto c’è il rafforzamento della collaborazione tra forze dell’ordine e la polizia municipale delle zone balneari. E proprio per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità. Una possibilità per la verità tutta da verificare visto che nessun paese Ue attinge a quei fondi per pagare gli straordinari delle forze dell’ordine.
Ci saranno multe per tutti: chi vende, chi compra, chi affitta i letti per dormire agli ambulanti
Per quanto concerne la fase produttiva di abiti, borse, e altri oggetti taroccati, la vigilanza sarà approfondita in quelle province del Paese, come quelle di Napoli e Prato, dove la contraffazione è stata riscontrata più frequentemente.
L’iniziativa “Spiagge sicure” si profila con una connotazione nuova e più incalzante rispetto a quella degli anni passati e avrà come fulcro un’accelerazione sul ruolo della polizia municipale. Il modello a cui guarda il Ministro dell’interno è targato Cervia dove, grazie alla collaborazione tra la Prefettura di Ravenna, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria e la cooperativa bagnini, si è attivata la sensibilizzazione dei turisti per evitare che comprando possano alimentare il fenomeno d’illegalità.