Lezione all’Università di Parma di Francesco Mutti sul tema “Università e imprese per l’alimentare: caratteri e aspettative dell’industria agroalimentare”. Francesco è l’erede della famiglia Mutti la cui lunga tradizione conserviera risale a Giovanni che fondò l’azienda prima dell’unità d’Italia nel 1850. Da quando ha assunto la carica di amministratore delegato della Mutti spa, Francesco ne ha potenziato la rete di vendita in Italia e all’estero e ampliato la gamma di prodotti, facendone l’azienda leader italiana nel settore del pomodoro.
Mutti ha spiegato come le conserve di pomodoro rappresentino uno dei prodotti che crescono maggiormente nell’export agroalimentare (+77,2%), e vedono l’Italia al secondo o terzo posto nella classifica dei produttori europei, in competizione con Spagna e Portogallo. Mutti è presente in più di 82 Paesi del mondo con un fatturato netto del Gruppo di 234 milioni di euro nel 2015, e con 252,3 milioni di euro di fatturato nel 2016. Recentemente è entrato nel capitale della Mutti, col 24,5%, il gruppo di Verlinvest, colosso internazionale della birra. «Rimarremo però un’azienda italiana – ha assicurato Mutti – ma la nostra capacità di affrontare singoli mercati in modo costante passa per una dimensione che dovrà essere diversa. A livello italiano veniamo considerati tra le grandi aziende, ma sul piano globale abbiamo bisogno di incrementare la nostra capacità di internazionalizzazione».
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