In Francia alcune associazioni di consumatori hanno annunciato di voler inserire un sistema di etichettatura alimentare a 5 colori in un progetto di legge del ministero della Salute. Invece in Scandinavia sono appena stati inaspriti i requisiti del sistema di etichettatura “keyhole”, così chiamato perché usa come immagine l’icona del buco della serratura. A lanciare l’allarme è Assolatte, che spiega che, per poter apporre sulle confezioni questo logo volontario, che si basa sulle linee-guida nutrizionali nordiche (NNR) e che è adottato in 4 paesi (Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda), dal 1 marzo 2015 gli alimenti devono rispettare livelli ancora più bassi di sale, zucchero e grassi saturi.
«Da mesi – spiega Adriano Hribal, delegato della presidenza di Assolatte – denunciamo come lo schema di etichettatura a semaforo sia privo di consistenza scientifica e sia in contrasto con l’obiettivo di armonizzazione delle regole Ue in materia d’informazione ai consumatori Senza parlare delle pesanti conseguenze che può generare sul piano economico e occupazionale, visto che va a colpire i pilastri dell’export agroalimentare italiano e i prodotti portabandiera del made in Italy, dai formaggi duri all’olio extravergine di oliva. Inoltre in questo modo si rischia di aprire la strada ad alimenti di minor contenuto calorico ma anche di peggior qualità».