Il Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Lega Nazionale Professionisti Serie A e della Lega Nazionale Professionisti Serie B, ha organizzato un incontro formativo rivolto ai militari del Corpo per l’approfondimento delle tematiche giuridiche e tecniche legate alla prevenzione e al contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale nel settore sportivo, con particolare focus su abbigliamento e merchandising delle società calcistiche.
L’iniziativa, denominata “Offside Counterfeiting”, vede in primopiano il S.I.A.C., cioè il Sistema Informativo Anti-Contraffazione, affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, una piattaforma tecnologica che funge da qualificato strumento di ausilio per le unità operative, fornendo, in tempo reale e nella immediatezza delle attività di contrasto, le informazioni necessarie per riconoscere i falsi e facilitare il naturale collegamento con gli stakeholders interessati.
Il danno prodotto a livello europeo dalla contraffazione è di circa mezzo miliardo
Un recente studio dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), finalizzato a quantificare il “costo” della violazione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore degli articoli sportivi, ha posto in evidenza il modo in cui le merci contraffatte impattano e condizionano il mercato legale, nonché gli effetti devastanti di tale contaminazione sul circuito economico, finanziario e sociale.
Emerge, infatti, come l’industria legittima perda circa 500 milioni di euro di entrate all’anno a causa della presenza di articoli sportivi contraffatti nel mercato dell’UE, per una percentuale pari al 6,5% delle vendite del settore. Ciò si traduce in perdite di posti di lavoro per circa 2.800 unità.
Nell’ultimo anno e mezzo, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 3 milioni di pezzi tra magliette, scarpe, gadget e altri accessori collegati al mondo del calcio.