Frutta e verdura, quando sono nei mercati rionali, spesso non rispettano le norme: solo il 20% è in regola per le etichette. E la stessa situazione negativa si verifica esaminando i banchi del pesce. Questo l’allarme lanciato dal Movimento Difesa del Cittadino, MDC, che ha presentato il proprio rapporto per il 2013.
Gli esperti MDC hanno preso in esame diversi vendite rionali, sparsi per tutta Italia, e sono giunti alla conclusione che solo 2 banchi su 10 rispettano la normativa dell’etichettatura. Meglio, ma comunque non sufficienti, i prodotti ittici, in regola nel 45% dei casi. Per entrambi i settori, si tratta di un peggioramento: nel 2008 erano in regola 4 banchi ortofrutticoli su 10; nel 2005 erano regolari il 52% dei banchi ittici. Va subito specificato che si tratta di medie nazionali e che non mancano le eccezioni: la situazione italiana infatti è molto varia, con zone di eccellenza, come ad esempio a Milano (95%) e nelle Marche (75%).
Riguardo alle indicazioni, quella meno frequente è la provenienza della frutta e verdura; per il pesce manca l’indicazione del metodo di produzione (pescato od allevato); spesso non è indicata la varietà ortofrutticola e la denominazione commerciale nel pesce. Ed il prezzo? In un 10% dei casi manca anche quello!
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