Impennata nell’acquisto online di medicinali dall’estero che non danno alcuna garanzia sanitaria
La pandemia da Covid-19 ha messo ancor più in luce la neccessità di contrastare la vendita di medicinali falsificati ed illegali: i sequestri operati in questo periodo dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di dispositivi medici e medicinali contraffatti hanno sottolineato l’urgenza disconfiggere un fenomeno che mette a repentaglio molte vite umane, arricchisce gruppi criminali e costa, ogni anno, miliardi di euro.
Il mercato illegale del farmaco, infatti sta sfruttando l’emergenza sanitaria per lucrare sulla salute, sul disagio e sull’indubbia paura della popolazione alla ricerca di quei farmaci che si ritiene possano aiutare a prevenire e, forse anche, curare il Covid-19. Il risultato è stato che la vendita online di farmaci illegali da parte di siti web non autorizzati sia in crescita esponenziale.
La maggior parte dei sequestri effettuati dall’Agenzia avviene in questo periodo su prodotti spediti per via aerea e destinati a privati. E se in precedenza quelli più sequestrati erano preparati per il trattamento delle disfunzioni erettili, sostanze dopanti, agenti contro la perdita dei capelli e dimagranti, la pandemia ha fatto crescere il mercato illegale di analgesici, antibiotici, psicofarmaci, farmaci oncologici, e farmaci contro malattie rare. Farmaci che provengono principalmente dall’India ma che ora risulterebbero prodotti anche in Ungheria, Russia e Slovacchia.
L’Italia è stato il primo Paese in Europa, e uno dei pochissimi a livello mondiale, a costituire una struttura formata da diverse Amministrazioni per contrastare il crimine farmaceutico. Denominata in origine International Medical Products Anti-Counterfeiting Task-Force (IMPACT) Italia, oggi chiamata Task Force Nazionale Antifalsificazione. Di essa fanno parte l’AIFA, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il Ministero dello Sviluppo Economico.
Nessun farmaco può essere prodotto, distribuito o commercializzato in Italia se privo di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (A.I.C.), rilasciata dall’ Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dopo complessa e specifica procedura e il medicinale finito che viene commercializzato in Italia deve avere sempre A.I.C. italiano e bollino italiano. La vendita online è consentita solo alle farmacie italiane autorizzate e solo per medicinali Senza Obbligo di Prescrizione medica.