Giovanissimi allievi di scuola primaria che prima interagiscono con insegnanti ed esperti per poi diventare loro stessi attori del processo educativo: è il senso dell’iniziativa sperimentale sulla legalità economico-finanziaria realizzato dagli alunni di due classi quinte elementari di Rende (Catanzaro) in collaborazione con la Guardia di finanza, l’Ufficio scolastico regionale, la Rai e l’Università della Calabria. Frutto del progetto educativo, incentrato sul tema della contraffazione dei marchi dei prodotti, sono un agile e colorato volumetto “Fare legalità” e un cortometraggio di 16 minuti prodotto dalla Rai e sceneggiato con la partecipazione dei ragazzi e dei loro insegnanti.
«Di legalità si parla spesso – ha detto il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Michele Calandra – e soprattutto nelle scuole. Noi abbiamo fatto una sperimentazione che in qualche modo ha voluto essere innovativa rivolgendoci ai bambini, rendendoli protagonisti. I piccoli sono stati coinvolti in un gioco di ruolo all’interno di una piccola storia di vita quotidiana che li rendesse più consapevoli. Un tentativo che riteniamo riuscito».
Per il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco, Mercurio Mercurio, si è trattato di «un’iniziativa progettuale che prevede innanzitutto una sinergia interistituzionale. Perché la scuola da sola può fare molto, ma ha bisogno di questo genere di sinergie. Su questa tematica non potevamo non coinvolgere il comando generale della Guardia di finanza ma anche l’Università della Calabria e la sede regionale Rai. Da domani lavoreremo per diffondere la visione del cortometraggio in tutte le scuole elementari della regione, e non solo, affinché possa essere uno strumento concreto per costruire la cultura della legalità».