La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione sul sistema di allarme rapido per i prodotti pericolosi relativa all’anno appena trascorso: nel 2017 le autorità nazionali hanno effettuato 2.201 segnalazioni di prodotti pericolosi ed in cima alla lista dei prodotti pericolosi individuati e ritirati dal commercio figurano i giocattoli, ad esempio diversi modelli dei diffusissimi spinner antistress, le automobili e i motocicli.
«Le norme europee a tutela dei consumatori – ha dichiarato la Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere,V?ra Jourová – garantiscono che nell’UE vengano venduti solo prodotti sicuri. Se tuttavia ciò non si verifica, il sistema di allarme rapido aiuta le autorità a reagire rapidamente e a ritirare qualsiasi prodotto potenzialmente dannoso. Grazie a questo sistema garantiamo la sicurezza dei nostri figli ed evitiamo incidenti mortali sulle nostre strade. Questo è un buon esempio di applicazione efficiente delle norme dell’UE in materia di tutela dei consumatori».
La metà dei prodotti a rischio arriva dalla Cina, ma un quarto è di origine europea
Sempre più spesso i consumatori acquistano prodotti online direttamente da paesi terzi. La sfida consiste ora nel garantire che questi prodotti soddisfino gli standard di sicurezza dell’UE. Per far fronte al fenomeno, la Commissione sta promuovendo la cooperazione con i suoi omologhi internazionali e le piattaforme online per garantire che prodotti non sicuri non giungano fino al consumatore europeo.
Nel 2017 la categoria di prodotti oggetto del maggior numero di segnalazioni è stata quella dei “giocattoli” (29%), seguita dai “veicoli a motore” (20%) e da “abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda” (12%). Per quanto riguarda i rischi, quello segnalato con maggiore frequenza è stato quello di lesioni (28%), seguito da quello chimico (22%). La Cina è al primo posto tra i paesi di origine, ma nel 2017 il numero di segnalazioni è rimasto stabile al 53%, mentre crescono le segnalazioni di prodotti pericolosi di origine europea che lo scorso anno sono state 413 (26%).