Le bottiglie partivano dall’Italia senza l’etichetta: quella falsa veniva incollata ad Hong Kong
Dalla Cina ci spediscono ciarpame e in Italia vengono apposte le etichette dei più noti brand della moda, è risaputo. Ebbene, accade anche il contrario: i Carabinieri del Nas di Firenze hanno sgominato un traffico di vini toscani pregiati contraffatti come Brunello di Montalcino, Chianti ma anche grandi brand di Bolgheri.
A conclusione dell’indagine denominata “Geminus”, coordinata dalla procura di Pistoia nelle province di Firenze, Prato e Padova, i militari del Nas hanno accertato che, su una nota piattaforma di vendita on line, c’erano state importanti movimentazioni di vino Chianti rosso in bottiglia in partenza dal pistoiese verso Hong Kong e la Cina continentale. Dal porto di La Spezia erano state spedite verso quelle destinazioni alcune partite di bottiglie di vino rosso prive dell’etichetta frontale.
A destinazione, con la connivenza del produttore italiano, venivano apposte le etichette frontali create tipograficamente ad imitazione di quelle dei vini italiani tra i più importanti e conosciuti sul mercato internazionale. I vini erano poi commercializzati da una società cinese, ritenuta collegata alle altre, ed erano destinati al mercato cinese e al mercato online tramite una delle più note piattaforme asiatiche di e-commerce.
I Carabinieri hanno eseguito quattro decreti di perquisizione nei confronti di tre indagati e di una società di import-export con sedi in Italia e in Cina.
I tre perquisiti, cittadini cinesi, sono indagati, insieme ad altre quattro persone, cinesi e italiani, per aver prodotto, imbottigliato e commercializzato, soprattutto all’estero, vino con false indicazioni relative a denominazioni di origine geografica garantita e tipica, utilizzando in etichetta marchi, segni distintivi e caratteristiche grafiche e tipografiche che indebitamente imitano marchi registrati e il design del packaging di vini pregiati prodotti in Toscana.
“Le frodi rischiano di dare il colpo di grazia alle esportazioni di bottiglie di vino italiano in Cina dove, dopo anni di costante crescita, sono praticamente dimezzate con un crollo del 44% nel 2020 anche per effetto dell’emergenza Covid”, commenta Coldiretti.