Sequestrate 12 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente indicati come DOP, privi di indicazioni sulla tracciabilità, inseriti illegalmente nel circuito nazionale, in cattivo stato di conservazione o scaduti; effettuati 1375 controlli sulla grande distribuzione organizzata e sull’intera filiera agro-alimentare; accertati 17 milioni di euro di contributi comunitari illegalmente percepiti; sequestrati 115 milioni di eurodi beni immobili, conti correnti bancari ed altri valori sottratti al circuito illegale; individuati e deferiti all’autorità giudiziaria 374 autori di reato e segnalati 527 soggetti economici alla Corte dei Conti per il recupero del danno erariale: sono i dati dell’attività svolta nel 2010 dal comando carabinieri politiche agricole ed alimentari. Numeri emersi nel corso dell’audizione in commissione Agricoltura della Camera del colonnello Maurizio Delli Santi, comandante dei carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, avvenuta nell’ambito dell’indagine sull’illegalità in agricoltura.
Delli Santi si è soffermato sui dati rilevati in diversi contesti istituzionali “che – ha riferito ai parlamentari – stimano in particolare un danno di oltre 50 miliardi di euro per le nostre produzioni nazionali.
Sul fronte della criminalità organizzata, il comandante dei carabinieri ha rilevato “che in alcune realtà territoriali appare condizionare i prezzi dei mercati intervenendo soprattutto nella logistica con l’affidamento “fiduciario” dei trasporti su strada e nel favorire il circuito dell’illegalità d’affari per sostenere il finanziamento delle organizzazioni criminali o il riciclaggio di capitali provenienti da traffico di stupefacenti, usura ed estorsioni”.
Particolare attenzione, nel corso dell’audizione, è stata dedicata anche al tema delle frodi comunitarie ed al programma di azione che sarà portato avanti dai carabinieri per rafforzare la lotta alle illegalità che attanagliano il comparto.
“Quanto emerso testimonia che il sistema dei controlli in Italia è efficace ed efficiente”: ha affermato il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Paolo Russo.