Quante volte è capitato anche a noi: facendo gli acquisti ci imbattiamo in una etichetta che invece che spiegarci cosa dobbiamo aspettarci del prodotto, ci confonde le idee e ci mette in confusione. Come ci comportiamo in quel caso? Compriamo ugualmente oppure cambiamo prodotto?
Secondo uno studio della McGill university pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, la maggioranza dei consumatori preferisce ignorare le etichette che evidenziano la presenza di potenziali allergeni negli alimenti in commercio.
Moshe Ben-Shoshan, autore della ricerca, spiega: «Abbiamo scoperto che le persone sono più propense a ignorare le etichette di avvertimento. È una scoperta che ci ha lasciato sorpresi. Sono necessarie una maggiore consapevolezza dei consumatori e un aumento dell’attenzione delle industrie a rendere evidenti e chiari gli avvertimenti». Circa il 44 per cento dei consumatori direttamente colpiti da allergie ha sostenuto di acquistare prodotti che mostrano l’avvertimento “può contenere arachidi/noci/sesamo”. Solo circa il 10 per cento è davvero attento, mentre è abbastanza vigile il 16 per cento dei consumatori che si occupano della spesa alimentare con un parente allergico in famiglia. «È fondamentale, alla luce dei risultati, promuovere l’omologazione delle etichette per allergici e provvedere alla realizzazione di avvertimenti chiari che evidenzino manifestamente la non idoneità attraverso l’annuncio ‘non adatto a’».