L’industria agroalimentare è un settore strategico del Made in Italy. La produzione è stimata quest’anno in 134 miliardi di euro, l’export in 31,6 miliardi. Il Veneto è la terza regione, dopo Lombardia ed Emilia Romagna, con un fatturato stimato in 14,7 miliardi e un export pari a 5 miliardi.
Promosso dalla Sezione Alimentari di Confindustria Padova in collaborazione con Associazione Italiana Food Blogger (Aifb, 250 iscritti) e Dieffe Accademia delle Professioni parte dalla Città del Santo il primo food contest italiano dedicato alle eccellenze della filiera agroalimentare.
Il “food contest” ideato da Confindustria Padova ha connesso otto aziende padovane di produzione e trasformazione alimentare con una trentina di food blogger italiani chiamati a cimentarsi in ricette originali della tradizione culinaria regionale reinterpretate utilizzando gli ingredienti del paniere veneto. Per fare qualche esempio dei risultati, ecco lo stracotto toscano su crema di radicchio, lo stoccafisso alla trasteverina oppure gli gnocchetti di mais al coniglio.
A fine settembre una giuria di chef premierà chi più valorizza il prodotto veneto
Tra i 40 nuovi piatti creati, saranno selezionate le cinque ricette migliori per esaltazione del paniere veneto che si sfideranno a Padova il 29 settembre in una prova finale di cooking dal vivo e saranno sottoposte al giudizio di una giuria di chef internazionali.
«Lanciamo – dichiara Giovanni Taliana, presidente della Sezione Alimentari di Confindustria Padova – un messaggio di innovazione al servizio dell’intera filiera agroalimentare, tra i leader del Made in Italy, una filiera che negli anni della crisi ha saputo sperimentare strategie comuni, proporsi con più forza sui mercati internazionali con risultati brillanti e oggi con ulteriori prospettive di rilancio». «Le nuove forme di comunicazione aprono opportunità enormi per il settore alimentare – dichiara Anna Maria Pellegrino, presidente dell’Associazione Italiana Food Blogger – e il talent, già in questa prima fase, ha permesso ai food blogger di testare la bontà dei prodotti forniti e diventarne i primi testimonial. È il futuro del marketing».