Voi state attuando un progetto innovativo che è basato sulle radio frequenze. In che cosa consiste?
Stiamo portando avanti questo progetto in collaborazione con la Novarex ,che è leader proprio in questo tipo di sistemi. Andremo a mettere nei vasi di Afro Celotto, che utilizzeremo come test, delle etichette, che hanno all’interno un microchip che può essere letto con degli scanner a radiofrequenza.
C’è tanto vetro contraffatto in giro per il mondo?
Beh il vetro contraffatto purtroppo c’è anche a Venezia e Murano. Per noi, un sistema come quello delle radiofrequenze, è molto importante, perché il prodotto di Afro Celotto è molto imitato. Nel tempo abbiamo scoperto anche qualche falso in giro. Questa etichetta, invece, con il suo sistema certifica in modo impossibile da clonare, che il pezzo è originale.
Ci sono state delle polemiche a Murano perché la Camera di Commercio ha proposto di affiancare un ulteriore marchio a quello storico di Promovetro. La Regione Veneto è intervenuta dicendo che l’unico marchio è quello già esistente, secondo lei è sufficiente?
Io trovo superfluo la creazione di un secondo marchio. Sarebbe più opportuno sfruttare maggiormente il marchio della Promovetro. Purtroppo siamo in una guerra, ma quello che manca è l’attività promozionale di questo marchio su canali importanti. E’ poco pubblicizzato o pubblicizzato in modo non efficiente.
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