Come dar torto al presidente Codacons, Carlo Rienzi, quando denuncia le carenze della giustizia italiana sul fronte della tutela dei prodotti alimentari e della lotta a contraffazioni e frodi. I numeri li ha dati nel corso del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio: a fronte di migliaia di sequestri operati dai Nas di tutta Italia, le sentenze penali passate in giudicato per frode alimentare e contraffazione sono state pochissime. Complessivamente sul fronte alimentare nel periodo 2009-2011, sono state segnalate all’Autorità giudiziaria 371 persone, elevate 2.142 sanzioni amministrative, per un importo sanzionatorio notificato di € 5.326.605, effettuati 15.650 controlli.
E questo malgrado i numeri che invece Guardia di Finanza, Nas, Polizia pubblicano annualmente sui sequestri operati giorno dopo giorno e lungo tutto lo stivale. Riportiamo anche noi, in queste pagine web, i positivi risultati dell’intensa attività delle Forze dell’Ordine a tutela del Made in Italy, della salute dei consumatori, del sistema produttivo e dell’occupazione nel nostro Paese.
Scarsa anche l’attività dell’Antitrust contro pubblicità ed etichette ingannevoli che modificano le scelte del consumatore e creano un danno economico alla collettività, denuncia Rienzi a Cernobbio ha concluso: «È necessaria non solo una intensificazione dei controlli, ma anche una maggiore efficienza da parte della magistratura con pene certe contro chi danneggia il Made in Italy e i consumatori». Un problema che non riguarda solo la lotta alla contraffazione, ovviamente. Ma che, riguardando tutti i cittadini, richiederebbe molta più attenzione di quanta non riceva oggi da un Governo che guarda più alle convention ‘americane’ delle ‘Leopolda’ che alla realtà della vita quotidiana del Paese.
Mario Ongaro