Ci si è messo anche un banalissimo sondaggio estivo ad alimentare l’ansia di chi è preoccupato per la decrescita demografica del nostro Paese. L’Istat con le sue rilevazioni ha segnato un record di denatalità nel 2021 confermando il trend negativo che ha portato l’Italia, a veder diminuita negli ultimi 15 anni, la popolazione di bambine, bambini e adolescenti di circa 600 mila minori. Con il risultato che a tutt’oggi meno di un cittadino su 6 non ha compiuto i 18 anni. Un Paese di maggiorenni, insomma (che si comporta, magari, in modo un po’ infantile).
Qui si innesta il sondaggio di cui si diceva: gli italiani preferiscono un bel piatto di spaghetti, la pizza o qualche altro peccato di gola ad una notte d’amore. Il sesso figura solo al terzo posto preceduto anche dalla contemplazione di un bel paesaggio. Diciamolo: gli italiani quando si accenna al sesso sono presi da mille fobie e ipocrisie, a parole oscillando tra la vanteria e il moralismo. Ma resta il fatto che il 64% degli intervistati risponde che il maggior piacere è dato dall’assaggiare un ottimo piatto, magari accompagnato da un ottimo vino (ed un buon 34% si aggiunge lasciando perdere il piatto e concentrandosi solo sul piacere del bicchiere). Sia da credere o no, certamente il successo della miriade di trasmissioni televisive dedicate alla cucina e alla ristorazione trova conferma in questa ‘passione’ per il cibo. Alzi la mano chi non ha mai postato su di un social l’immagine di quel che stava mangiando per ‘condividere’ con gli amici la propria oralità.
Qualche dubbio maggiore lo desta la seconda risposta fornita al sondaggio (erano previste risposte multiple): il 61% trova la massima soddisfazione quando abbraccia “l’esperienza della contemplazione di un bel paesaggio”. Un ascetismo estetico che nobilita la sensibilità dei nostri connazionali ed il loro dichiarato amore per l’ambiente (da guardare). Così “fare l’amore” scivola sull’ultimo gradino del podio, insidiato dal piacere si prova nel dedicarsi alle persone care (56%), dall’ascolto della musica (55%, più un 26% che trae il massimo del piacere dalla contemplazione di un’opera d’arte.), dal prendendosi durante la giornata dei momenti di pace e di silenzio per sé stessi (51).
Chissà, forse è colpa anche del caldo eccessivo di questa estate, ma l’immagine che se ne trae è quella di una italica popolazione di mistici contemplativi dell’ambiente e dell’arte, magari un po’ anzianotti e obesi, ma comunque ascetici. O no?!