«L’alcol è legato a più di 60 malattie croniche – dice la deputata inglese di centro sinistra Glenis Willmott – e molte persone non si rendono conto di quante calorie sono contenute nelle bevande alcoliche. Per esempio, un grande bicchiere di vino contiene la stessa quantità di calorie di una fetta di torta. I consumatori hanno il diritto ad un’etichettatura chiara e onesta per consentire loro di prendere le giuste decisioni». Si avvicina insomma l’ipotesi che l’Europa voti un documento che preveda etichettatura obbligatoria relativa alle calorie delle bevande alcoliche.
Se ne parla da tempo e certamente in passato c’è stato chi ha esagerato proponendo etichette sullo stile di quelle che compaiono oggi sulle sigarette. Vere intimidazioni che talvolta, proprio perché così estreme, non conseguono l’obiettivo di consigliare un consumo moderato e responsabile del tabacco. Altrettanto potrebbe essere per il vino: c’era stato nel nostro non-astemio Veneto quell’assessore che aveva proposto di lasciare lungo le strade le auto sinistrate negli incidenti, così da invitare gli automobilisti ad una guida più prudente.
Quel macabro messaggio non ebbe seguito ed anche gli allarmi sui pericoli dell’alcol, specie alla guida, hanno sempre trovato un folto gruppo di produttori pronti alla battaglia. Ecco allora l’idea inglese: l’alcol nemico della nostra linea, ha un alto contenuto di calorie e può contribuire all’obesità. «Le informazioni destinate al consumatore sono importanti, ma devono essere commisurate rispetto alla loro efficacia». Ha già replicato il deputato italiano di centro destra Alberto Cirio. Ma il richiamo alla linea snella e alla felice vita di chi non ha cellulite saranno certamente leve che avranno un effetto concreto tra i consumatori e le consumatrici.