La 46ª edizione dei Campionati mondiali di sci alpino, che si terranno a Cortina d’Ampezzo dall’8 al 21 febbraio, vive una partnership tutta italiana nel segno del Prosecco DOC. Protagonista di un exploit eccezionale nel disgraziatissimo anno appena trascorso con il record del mezzo miliardo di bottiglie certificate nel complesso dei Consorzi delle diverse denominazioni, il Prosecco si presenta nel 2021 affiancando la manifestazione mondiale con una serie di progetti, compreso un racconto sul web dei trionfi dei campionissimi italiani degli ultimi decenni. Veloci filmati che, da Gustav Thoeni ad oggi, sono visibili sull’intero ecosistema digitale di Prosecco DOC, in un’ottica sinergica tra i due partner.
A spingere le bollicine venete nel nuovo anno c’è anche la novità del Rosé. Qualcosa lo si è già visto prima delle festività di fine anno, ma ‘smozzicate’ come sono state, sarà dalla primavera che davvero si potrà capire il potenziale di questa nuova versione sulla quale in molti si stanno impegnando. Tra i più recenti arrivi il “Pink Gold”, il Prosecco Doc Rosé Brut creato da Bottega per offrire ai consumatori una versione premium del nuovo rosato con le bollicine. Nasce da un blend di uve Glera e Pinot Nero della stessa zona del Prosecco DOC, coltivato secondo tecniche classiche e tradizionali. Anche la forma della bottiglia è inusuale, a sottolineare la natura ‘innovativa’ del contenuto.
Ma di record vivono anche altri vini italiani. A cominciare dal Verdicchio che ha fatto registrare un incremento esponenziale dell’imbottigliato: il Verdicchio Castelli di Jesi ha sfiorato i 190mila ettolitri tra Doc e Docg, 51mila in più rispetto al 2019; il Matelica è arrivato a 19mila ettolitri contro i 16.500 dell’anno precedente. Ma record è stata anche la vendita di Brunello di Montalcino negli Stati Uniti che, forte di una azzeccata campagna di comunicazione autunnale, nelle ultime settimane del 2020 ha sfiorato quota un milione di dollori con l’annata 2015 e, elemento di grande importanza, con un prezzo medio per bottiglia a 54 dollari.
Con l’anno nuovo, con le enoteche che torneranno ad aprire e le vendite online che sono ormai una abitudine per i consumatori, la stagione del vino si preannuncia ricca di occasioni che bisognerà saper cogliere con professionalità, ma anche con fantasia. Perché molte cose stanno cambiando nel mondo del vino: una volta il territorio della Champagne era per i produttori quello più a nord: ora, complici i cambiamenti climatici, il vino lo si fa anche in Norvegia. In questo contesto, per salvaguardare il ruolo di massimo produttore (ed esportatore) dell’Italia nel mondo, il nostro vino deve saper sposare la tradizione con l’innovazione, la qualità con la comunicazione. E può po’ di fantasia tutta nostrana…