Abbiamo fin qui resistito alla tentazione di esprimerci in un qualche modo sulla campagna elettorale e sull’ormai prossima chiamata alle urne degli elettori. È evidente per tutti i temi che trattiamo in queste pagine non è affatto ininfluente il prossimo Governo che verrà (o non verrà). Dall’agricoltura alla moda, dal vino al commercio nazionale ed internazionale, il ruolo dell’esecutivo e quello del Parlamento sono essenziali proprio ora che alcuni segnali di ripresa economica si stanno consolidando anche nel nostro Paese (più lentamente che nel resto d’Europa, ma con una certa solidità).
Come abbiamo scritto più volte, siamo convinti che la politica sia fondamentale e che ci sia bisogno sempre più di politica e certamente le tematiche legate alla tutela del Made in Italy, alla lotta contro la contraffazione, alla tutela dei consumatori hanno bisogno di direzioni da perseguire e di scelte di campo. L’esempio ‘strategico’ più immediato, e di portata più generale, è quello del commercio internazionale diviso tra accordi da sviluppare tra le diverse parti del mondo e protezionismi nazionalistici.
Sinceramente non abbiamo trovato sulla concretezza di queste problematiche parole chiare nei programmi dei diversi concorrenti elettorali. L’auspicio è che il corpo elettorale, e ciascuno di noi, sappia esprimersi così che il futuro del nostro Paese (nel quadro della nostra adesione all’Europa) vada nella direzione di una sempre maggiore tutela dei consumatori: nel segno della qualità e della sicurezza dei prodotti garantite delle leggi nazionali ed internazionali, dell’azione di promozione e di repressione dello Stato, della responsabilità di ciascuno.