Mentre si preannuncia un record delle esportazioni, gli italiani consumano meno verdura e frutta
Un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi sette mesi del 2022 rileva che, se il trend di crescita sarà mantenuto, l’export agroalimentare italiano nel mondo supererà quest’anno i 60 miliardi segnando un vero e proprio record storico.
Malgrado la guerra Ucraina e le tensioni internazionali che stanno mettendo a repentaglio gli scambi mondiali di beni e servizi, i dati di questa prima metà dell’anno evidenziano un balzo del +19,5% per la vendita all’estero dei prodotti agroalimentari Made in Italy.
La Germania resta il principale mercato di sbocco in aumento nel periodo gennaio-giugno del +13,7%, davanti agli Stati Uniti, in salita del +21,4%, mentre la Francia, al terzo posto, mette a segno un tasso di crescita del +20,2%. Risultati positivi, quasi a sorpresa, anche per il Regno Unito con un +20,5% che rimbalza dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue e dimostra quanto sia forte Oltremanica il fascino del Made in Italy.
Negativo è invece il dato della Cina, oltretutto sempre alle prese con il Covid, in calo del -25,8%.
«Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale – afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo».
Ma la situazione più difficile è quella che si registra sul mercato interno: il prezzo dei prodotti alimentari nel solo mese di agosto sono balzati in alto del +10,5% costringendo gli italiani a tagliare il proprio carrello della spesa.
La filiera produttivo-distributiva ha spinto verso l’alto i prezzi dei vegetali del +12,4% e della frutta del +8,3% con il risultato che i consumatori hanno fatto segnare un crollo delle vendite.
Secondo Coldiretti “bisogna intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare le aziende agricole e la spesa degli italiani”.