Il cittadino italiano ha risparmiato consumando poca energia, ma il Paese ne ha prodotta di meno
I temi dell’energia hanno «guadagnato una centralità dovuta, ma con una drammaticità che speriamo possa considerarsi superata». I mercati energetici sono però «ancora tesi, esposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda offerta, che sono state intraprese nel corso dell’emergenza». Questo il monito lanciato dal presidente dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini, nell’aprire la presentazione della Relazione annuale al Parlamento sull’attività dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Nel 2022 sono calati consumi e produzione di energia in Italia. Nello specifico i consumi di energia elettrica si sono ridotti dell’1,1%, risultato del -3,9% dell’industria, del -1,7% dell’agricoltura e del -2,8% nel residenziale, controbilanciati in parte dal +4% del settore terziario. Allo stesso tempo la produzione nazionale è diminuita del -1% ed è così riuscita a soddisfare poco più dell’86% della domanda interna, rispetto al 90% del 2020.
Quanto al gas, il consumo netto è crollato del 10% rispetto al 2021. A causa principalmente del -15,5% registrato nel settore industriale e del -18% dei trasporti. Il calo della produzione nazionale è meno significativa, fermandosi al -2,7%, ma segna comunque la quasi totale dipendenza dell’Italia dalle forniture estere, che è passata dal 93,5% del 2021 al 99% del 2022.
Non hanno fatto meglio le fonti rinnovabili, che sono risultate in calo del -13,9%, in particolare la generazione idroelettrica è precipitata del -37,8%, data l’emergenza idrica. Controcorrente invece il fotovoltaico che è cresciuto del +12,3% nel corso del 2022.
Nei prossimi mesi ci si attende che il mercato nazionale dell’energia conosca un sostanziale cambiamento, perché ci sarà «il definitivo superamento del servizio di maggior tutela sia per il mercato elettrico sia per quello del gas». E ancora oggi circa «il 30% dei consumatori domestici elettrici, per un totale di circa 9 milioni di clienti, sono serviti dal servizio di tutela».
13 luglio 2023