Offshore, generazione fotovoltaica, produzione d’idrogeno per raggiungere la neutralità climatica
“Confermiamo il nostro impegno a garantire continui sforzi per migliorare la sicurezza energetica e la sostenibilità dei prezzi dell’energia e per accelerare la transizione verso le rinnovabili, in linea con l’obiettivo Ue di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”. È quanto si legge nella dichiarazione conclusiva del summit ministeriale Med 9, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna.
La dichiarazione incoraggia l’istituzione di “un quadro di cooperazione mediterranea rafforzato”, che dovrà prevedere “uno sforzo comune per eliminare gradualmente i combustibili fossili”. I Paesi dell’area intendono infatti dare “priorità agli investimenti in soluzioni di energia rinnovabile”, in particolare “offshore, generazione fotovoltaica, produzione e trasporto di idrogeno rinnovabile e storage”.
Inoltre, dovrà essere “accelerata la realizzazione di interconnessioni energetiche all’interno della Ue, comprese le regioni periferiche, al fine di realizzare un vero mercato interno dell’energia”. Si dovranno altresì “esplorare e valutare interconnessioni tra i Paesi Ue dell’Europa meridionale e i Paesi non Ue del Mediterraneo”, in special modo “per le forniture di energia rinnovabile”. La dichiarazione prevede infine un impegno a “sviluppare collaborazioni con il Nord Africa al fine di affrontare le sfide e le soluzioni della transizione energetica, compresa la cooperazione nella produzione, stoccaggio e trasporto di energia verde”.
Al summit Med 9 era presente anche la Commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, la quale ha ricordato che: «esattamente un anno fa abbiamo lanciato il piano REPowerEU: oggi possiamo dire di aver raggiunto quello che molti ritenevano impossibile, cioè terminare la dipendenza dai combustibili fossili russi, diversificare gli approvvigionamenti, tagliare di quasi il 20% il consumo di energia e investire in modo massiccio nelle rinnovabili».
Tuttavia, ha aggiunto Kadri Simson: «non siamo ancora usciti dalla crisi energetica e l’anno prossimo sarà ancora impegnativo. L’Europa deve perciò migliorare ancora la propria industria per la transizione pulita e centrare gli obiettivi per le rinnovabili al fine di raggiungere l’indipendenza energetica».
25 maggio 2023