Con la presenza di 300mila operatori del settore, l’International Wine and Spirits Show, fuorisalone del China Food and Drink Fair di Chengdu, è il più importante appuntamento vitivinicolo in Cina. Con Vinitaly, il vino italiano si è presentato nella città cinese allestendo 39 stand, per illustrare 582 etichette e 131 brand.
«L’Italia è leader mondiale nella produzione ed esportazione del vino – ha detto l’Ambasciatore Ettore Sequi – ma in Cina possiamo fare di più. Il mercato cinese offre ancora delle opportunità inesplorate ed invito tutti gli operatori del settore ad unirsi per affrontare le sfide che esso pone. Come dimostrato in altri campi, le dimensioni medio-piccole delle imprese non costituiscono sempre un limite. Se ben organizzate, le nostre aziende possono affermarsi anche su un mercato dalle dimensioni continentali come quello cinese». «Alla 50ma edizione di Vinitaly – ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – per la prima volta prenderanno parte aziende vinicole cinesi. È interessante che il settore produttivo in Cina cresca e Vinitaly è presente in questo grande Paese da più di vent’anni e continueremo a portare la conoscenza e la cultura dei nostri vitigni e territori». Nel 2015 l’Italia ha esportato in Cina circa 27 milioni di litri di vino (+ 5,5%), per un controvalore di circa 90 milioni di euro (+18%).
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