Circa un milione di euro: a tanto ammonta il valore del vino sequestrato dalla Guardia di Finanza di Bologna nel corso di una operazione congiunta con i locali funzionari dell’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle politiche agricole. I sigilli sono stri apposti a più di 60 mila litri di prodotti vinosi, già pronti per essere imbottigliati e destinati alla vendita al dettaglio, la cui presenza in cantina non trovava giustificazione nella contabilità aziendale superando le eccedenze consentite.
Il sequestro è stato operato nel corso di una verifica congiunta condotta presso lo stabilimento di un’importante casa vinicola operante a Imola. Oltre al sequestro è stata applicata una sanzione amministrativa di oltre 50mila euro prevista per le violazioni di questa specie dalla specifica normativa di settore.
Enorme anche il quantitativo di vino declassato da Doc o Docg a comune vino da tavola
A seguito delle discrasie riscontrate nel corso del confronto tra la qualità delle giacenze fisiche e quelle delle giacenze contabili, il personale dell’Ispettorato Repressione Frodi, con l‘ausilio delle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria, ha proceduto altresì al declassamento e riclassificazione di ulteriori 470 mila litri di prodotti vinosi, da una categoria superiore ad una di livello inferiore, fino ad arrivare al comune vino da tavola.
I controlli svolti sono stati indirizzati a verificare la corretta applicazione dell’unica legge di riferimento in materia, il Testo Unico del Vino, entrato in vigore alla fine dello scorso anno, che consta di 90 articoli e consente, attraverso delle disposizioni normative precise, di salvaguardare un settore ad altissimo rischio di frodi, anche per gli aiuti che la Comunità Europea elargisce ai produttori nazionali e di monitorare un mercato che oggi vale più di 14 miliardi di euro, con un export che supera i 5,5 miliardi.