Il report di Assoenologi, Ismea e Uiv è molto favorevole al Sud, più contrastato al Centro-Nord .
Una fioritura iniziata in ritardo al Centro-Nord che determinerà una raccolta posticipata di circa una settimana: un danno determinato delle gelate pasquali, solo parzialmente rientrato e che influirà sulla raccolta, pur con importanti differenze tra zone e vigneti. È la sintesi del report sull’andamento climatico-vegetativo della vendemmia 2021 stilato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv).
Nel dettaglio delle regioni del nordest, in Friuli Venezia-Giulia si registra un ritardo vegetativo che comunque ha provocato problemi molto contenuti; in Trentino-Alto Adige la situazione è buona e il caldo delle ultime settimane sta facendo recuperare in parte il ritardo accumulato nei mesi di aprile e maggio. Nella zona occidentale del Veneto, dopo una primavera che ha visto un ritorno di freddo e presenza di gelate sparse, il germogliamento è stato ritardato anche di 15 giorni. Ad oggi questo ritardo si assesta tra i 7/10 giorni. La partenza del ciclo vegetativo nell’aera orientale è avvenuta in ritardo rispetto alla scorsa annata: in generale, comunque, la maturazione delle uve precoci, anche a seguito delle temperature attuali, è prevista tra fine agosto e primi di settembre con un ritardo di 10-15 giorni circa rispetto alla vendemmia 2020.
Si evidenzia una diminuzione di grappoli sulle varietà precoci (Pinot, Chardonnay) mentre per la varietà Glera il numero di grappoli, che risultano essere molto allungati e spargoli, rispecchia la media.
Per il resto delle regioni della penisola, al nord ci sono problemi in Lombardia per le violente grandinate che hanno colpito in particolare l’Oltrepo Pavese e il Franciacorta; in Piemonte in generale si profila una vendemmia in tempi ‘normali’ con danni localizzati per i temporali con grandine di fine giugno; in Emilia Romagna, le gelate di aprile hanno ritardato la vegetazione di circa 10 gg, ma la vera incognita è legata all’attuale siccità.
Per quel che riguarda la Toscana e l’Umbria, la presenza di importanti riserve idriche invernali ha posticipato i possibili stress idrici alla seconda metà di luglio e fanno pensare a una vendemmia in linea con il periodo; nel Lazio e nelle Marche lo sviluppo del vigneto è generalmente regolare e di buona vigoria.
Al Sud temperature primaverili ed estive più alte della media, con assenza prolungata di piogge, hanno rallentato lo sviluppo e la maturazione dei grappoli con ritardi che per alcune varietà non trovano eguali negli ultimi 20 anni.
Nelle isole infine, la Sicilia attende un’annata ottima, sia per quantità che per qualità ed anche in Sardegna la previsione è molto positiva dal punto di vista qualitativo.