È stata rinnovata la convenzione tra Provincia di Treviso ed Università di Padova per la collaborazione sulle attività del corso di laurea “Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche” a Conegliano. Una settantina di posti di studio che annualmente richiamano l’attenzione di un numero doppio di giovani candidati, anche quest’anno già oltre quota 140.
«Pur negli sforzi ai quali il famigerato riordino delle Province ci ha costretto – ha dichiarato il presidente della Provincia, Stefano Marcon – ci siamo assunti l’impegno di mettere gratuitamente a disposizione dell’Università, per il triennio di durata della convenzione, le risorse logistiche comprensive di locali, attrezzature, arredi, strumenti informatici e servizi, utili allo svolgimento delle attività formative del corso e delle altre attività oggetto della collaborazione per gli anni accademici da qui al 2019».
Un titolo di studio che è riconosciuto in tutta Europa
«Il corso di studi triennale in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche – ha spiegato la professoressa Daniela Mapelli, Prorettrice alla Didattica dell’Ateneo patavino – rappresenta per noi un’esperienza di un connubio vincente tra accademia e territorio in un settore particolarmente prestigioso per l’economia trevigiana».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Damiana Tervilli, dirigente scolastico della scuola enologica Cerletti, Vasco Boatto, direttore del centro interdipartimentale di Ricerca (CIRVE) dell’università di Padova e Carlo Duso, professore di entomologia. Il polo di Conegliano è riconosciuto come punto di riferimento e valore nella completa visione dell’intera filiera vitivinicola da parte degli studenti iscritti al corso, che affrontano un percorso formativo finalizzato a preparare tecnici abilitati alla professione di enologo in Italia e in Europa.